ZINGAROPOLI

Lotta alla piaga degli zingari.
A. Direttive generali
1. Zingari tedeschi
(1) Le esperienze raccontate finora nel combattere la piaga degli zingari e le conoscenze ottenute dalla ricerca biologico-razziale, rendono opportuno risolvere il problema degli zingari tenendo ben presente la natura di questa razza . Secondo l’esperienza i sanguemisti costituiscono la moaggior parte della criminalità zingara. Inoltre è stato dimostrato che i vari tentativi di dare una residenza stabile agli zingari sono falliti proprio per il forte istinto migratorio degli zingari di razza pura. Si mostra quindi necessario trattare separatamente gli zingari di razza pura e i sanguemisti ai sensi della soluzione finale del problema degli zingari (…)
(3) Pertanto dispongo che tutti gli zingari con o senza fissa dimora, così come tutte le persone che vivono da nomadi, secondo l’usanza degli zingari, siano registrati presso la Polizia criminale Centrale del Reich per la lotta al flagello zingaro (…)
2.
(1) Prima di redigere il rapporto, tutti gli zingari, gli zingari sanguemisti e le persone che vivono secondo l’usanza degli zingari e che hanno compiuto i 6 anni di età devono essere registrati ai fini dell’identificazione. A questo scopo, in linea con la lotta preventiva alla criminalità, la polizia può imporre la carcerazione cautelare. (…)
9. (1) In tutti i casi di zingari o di persone che vivono da nomadi come gli zingari (…) bisogna giudicare molto severamente.
(Circolare del Reichsfurer-SS, Heinrich Himmler; 8 dicembre 1938)

dalla rubrica Vuoti di memoria, di Alberto Piccinini. Il manifesto 20 giugno 2011

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