Come fare business con le proprie idee. La guida di Alessandro Sinibaldi
TRIZ, kanban, B2A, ICT, Frascati Manual, spin off, UAMI e TTO…aiuto! Tanti sono i termini tecnici, più o meno arcani al lettore profano, di cui Alessandro Sinibaldi si serve per esemplificare tecniche e strategie di organizzazione delle idee e dei processi produttivi. “La guida del Sole 24 ore alla creatività e all’innovazione” altro non è che un mega-compendio molto dello scibile rilevante in tante materie e discipline – scientifiche e non – ordinato e affinato per chi – da leader – si dedica al perfezionamento di tutti i momenti dell’innovazione.
Questo parolone di cui spesso si abusa – innovazione – è qui scandagliato sin dai suoi presupposti ontologici, e poi costantemente declinato in termini decisamente pratici, diremmo anzi pratico-operativi. Volendo sorvolare l’ordine del testo, impostato per facilitare un percorso costruttivo “dall’idea all’impresa”, si può con piacere leggere il libro in altri due modi, e cioè partendo dai termini più o meno esotici di cui sopra, addentrandosi così nella selva dell’inventiva giapponese in campo industriale o nella sequenza di parole anglosassoni che dominano l’immaginario economico moderno, o ancora cogliendo lo spirito d’ogni capitolo nelle rispettive famose citazioni usate in apertura, del tipo: <<Se due persone si incontrano e si scambiano 1 dollaro, vanno via con un dollaro in mano, ma se due persone si incontrano e si scambiano un’idea, andranno via con due idee>> (T. Jefferson) oppure <<Tre persone erano al lavoro in un cantiere edile. Avevano il medesimo compito, ma quando fu loro chiesto quale fosse il loro lavoro, le risposte furono diverse. “Spacco pietre” disse il primo. “Mi guadagno da vivere” rispose il secondo. “Partecipo alla costruzione di una cattedrale” disse il terzo>> (Peter Schultz).
Un altro modo poco ortodosso di leggere queste pagine è selezionare in base al proprio interesse i paragrafi più interessanti. Sicuramente si troverà qualcosa di proprio interesse, perché stimoli ce ne sono veramente per tutti. L’autore è personaggio poliedrico e non si ferma ai campi di cui è prettamente esperto (IT security e informatica, gestione di progetti oppure la fisica) ma si diletta a condividere fondamenti di programmazione neuro linguistica, knowledge management, diritto, economia, ingegneria e marketing.
In essenza, la guida conferma alcuni capisaldi oramai condivisi nel pensiero comune, ad esempio l’identificazione dell’archetipo di azienda moderna nella Apple e del manager/innovatore in Steve Jobs; ancor più, in essa si sottolinea la necessità di preparazione e specializzazione, come elementi base per raggiungere il successo. Meno banalmente, si evidenzia il potere dell’anticonformismo e del pensiero divergente nel generare nuova conoscenza e quindi il progresso dell’umanità. Il merito del testo è dunque quello di essere un vero e proprio manuale, che considera la massimizzazione delle capacità individuali di pari passo con il perfezionamento del gruppo, senza mai trascurare la natura sociale della creatività stessa, nelle sue forme più recenti come in quelle tradizionali:
<<Affinché un team abbia successo deve essere autonomo, responsabilizzato, guidato dalla mutua cooperazione, avere alte aspettative e raggiungere alti livelli di soddisfazione nel lavoro, nonché imparare velocemente dai propri errori>>.
P.S.
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